SIGNIFICATO ICONOGRAFICO
Chi siede sul tavolo di legno che si vede in basso al quadro? La Madonna, mentre Gesù Bambino poggia il piede su una piccola bara. Inoltre sul bordo del tavolo Lorenzo Lotto ha dipinto la sua firma e una data, 1522. L’artista esprime così la sua fede. Sta dicendo: io credo nella salvezza portata da Gesù. I chiodi conficcati nel legno del tavolo ricordano la morte in croce di Cristo.
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SIGNIFICATO ICONOGRAFICO
Ecco che sbuca, tra i tessuti, un piccolo e vivace animale, lo hai riconosciuto? È uno scoiattolo! È un animale molto attento e intelligente, capace di cogliere i segnali dell’arrivo del temporale, e per questo tanti anni fa, nel Cinquecento, si credeva addirittura che fosse in grado di prevedere il futuro! Per questo Gesù Bambino si spaventa alla vista dello scoiattolo, perché sembra percepire il triste e difficile destino che lo attende, un destino di sofferenza e morte.
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RUOTA DENTATA E SPEZZATA
Il mio attributo, cioè l’elemento che ti permette di riconoscermi, è la ruota dentata. Con questo strumento l’imperatore Massenzio ordinò di condannarmi a morte per la mia fede in Cristo. Ma hai notato che è spezzata? Questo perché un angelo di Dio accorse in mio aiuto e ruppe la ruota. Ciò fece infuriare ancora di più l’imperatore che decise di decapitarmi con la spada, e dal mio corpo sgorgò latte, simbolo di purezza.
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CAPIGLIATURA e CORONCINA
La mia ricca acconciatura racconta la mia storia. Infatti, rifiutai di sposare qualunque pretendente perché volevo dedicare tutta la mia vita all’amore di Cristo. Il gioiello che vedi tra i miei capelli, formato da un rubino e una perla a goccia, era solitamente portato dalle spose. Vedi che è appeso alla coroncina fatta di fiori di pervinca? Per la fede cristiana essa è simbolo di amore eterno verso Dio. In mezzo ai fiori ci sono anche delle foglie di alloro esse sono simbolo del mio martirio.
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VITA
Sono santa Caterina d’Alessandria, come puoi vedere ho un viso giovane, la mia pelle è candida e rosea proprio come quella di una principessa, infatti sono la figlia del re Costa. Vissi ad Alessandria d’Egitto moltissimi anni fa alla fine del III secolo. Qui incontrai un eremita cristiano che mi iniziò a parlare della sua fede e fu così che mi innamorai di Gesù.
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MANI
Le mie mani sostengono e abbracciano con amore mio figlio Gesù. Mentre le sue mani mi cercano e si stringono a me. Sto cercando di calmarlo e rassicurarlo dallo spavento che lo agita. I nostri occhi non si incrociano né dalle nostre bocche esce alcuna parola, ma le nostre mani parlano. Si cercano, si trovano e si donano amore e conforto a vicenda. In particolare la manina sinistra di Gesù che preme delicatamente sul mio cuore ti fa capire il profondo legame che ci unisce.
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ABITO
L’abito che indosso è molto elegante ed era di gran moda nel Cinquecento, come anche la mia raffinata acconciatura con riccioli. Ma hai visto quante pieghe si formano sui tessuti? Sembrano un mare di pieghe! Lotto è stato davvero bravo nel realizzarle tutte, in particolare sulla ricchissima manica. In più Lotto ha scelto di accostare i tre colori primari: il rosso il colore che simboleggia l’amore che è all’origine di ogni azione positiva, il blu che richiama il colore del cielo e dunque dell’aria e simboleggia lo spirito divino che dà la vita e il giallo dello scialle quasi fosse rivestita di una luce dorata.
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VOLTO
Sono Maria, la mamma di Gesù. Il mio viso è dolce e delicato. Hai notato anche quanto è reale? Sembra quasi un ritratto! Lotto infatti è stato molto attento a rendere i miei lineamenti vivi e veri, come nella realtà. Il mio sguardo esce al di fuori del dipinto e viene proprio a cercare te! I miei occhi castani ti guardano direttamente e ti invitano a partecipare con il tuo sguardo attento e curioso alla scena del dipinto.
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PERSONAGGIO PRINCIPALE
“Cosa avrà fatto spaventare il mio piccolo Gesù Bambino?" dice Maria. Come ogni mamma la Madonna abbraccia il Figlio con grande dolcezza, sembra quasi volerlo consolare e sostenere per non farlo cadere. Se guardi con attenzione riesci anche tu a scoprire che il motivo di tanta agitazione è lo scoiattolo. Ma perchè Gesù Bambino si spaventa davanti a questo simpatico animaletto? probabilmente il racconto del pittore Lorenzo Lotto nasconde un segreto ..... proviamo a scoprirlo insieme!
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VITA
Mi chiamo Giovanni, detto il “Battista”. Sono io infatti che sulle rive del fiume Giordano ho battezzato molte persone tra cui lo stesso Gesù. Ho vissuto a lungo nel deserto e, dunque, come vedi ho i capelli lunghi e incolti, la barba ispida e il viso, con gli occhi socchiusi, stanco e sofferente. Ho passato molto tempo in totale solitudine e in continua preghiera, nutrendomi solo di locuste e miele selvatico.
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CROCE E CARTIGLIO
Il lungo e esile bastone che stringo nella mano sinistra è una croce attorno è arrotolato un cartiglio con la scritta in latino “ECCE AGNUS DEI” che significa “ecco l’agnello di Dio”. Queste sono le parole che dissi il giorno in cui battezzai Gesù e lo riconobbi come il figlio di Dio, perché vidi discendere dal cielo sopra la sua testa la colomba dello Spirito Santo.
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DITO
Il dito della mano dopo il pollice si chiama “indice” proprio perchè lo si usa per indicare qualcosa o qualcuno. Vedi la mia mano destra? Sto indicando Gesù Bambino, cioè l’agnello di Dio, perché lui è stato mandato sulla terra da Dio come un agnello condotto al sacrificio. Questa è stata la mia testimonianza: io predicavo la salvezza che Gesù avrebbe portato a tutti gli uomini, dunque sono chiamato anche il “Precursore”
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PERSONAGGIO PRINCIPALE
Osserviamo con attenzione il viso di Gesù bambino. Hai visto com’è particolare? Questo perché ti racconta le precise emozioni che sto vivendo. Sono infatti spaventato e agitato a causa dell’animaletto che ho visto sbucare tra i tessuti accanto a me. I miei occhi lo fissano con preoccupazione e la mia bocca è imbronciata, proprio come la tua quando sei infastidito o scontento di qualcosa. Lotto è molto attento a rendere le emozioni che vivono i personaggi delle sue opere, e questa attenzione la scopre e ammira in un artista tedesco che si chiama Albrecht Dürer e che lui incontra a Venezia.
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SIGNIFICATO ICONOGRAFICO
La cassa di legno, su cui appoggio il mio piede sinistro, è una bara di piccole dimensioni. Le bare contengono i morti, perciò anche questo oggetto è un indizio riguardo alla mia futura morte in croce. Ti chiederai cosa c’entrano tutti questi indizi sul tema della morte se sono ancora un piccolo bambino appena nato. L’artista vuole in questo modo sottolineare che il motivo per cui sono nato è quello di portare all’uomo la salvezza della vita eterna con la mia morte e resurrezione.
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CUSCINO
Sono seduto sopra un morbido e candido cuscino. Il colore bianco è simbolo di purezza e innocenza, come la mia anima. Ed è anche il colore del sudario, cioè il lenzuolo con cui venivano coperti e avvolti i morti. È perciò un indizio che ti fa capire il tragico destino che mi attende in età adulta, cioè la morte in croce.
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