SIGNIFICATO ICONOGRAFICO
Il tavolo la piccola bara ed il cuscino morbido sostengono il Bambino Gesù e alludono alla sua morte. Ma il piede del bambino poggiato sulla bara è dichiarazione della sua salvifica vittoria sulla morte. E’ questa la fede del pittore che non a caso appone la firma e la data sul bordo del tavolo.
X
SIGNIFICATO ICONOGRAFICO
Lo scoiattolo rosso (tipico delle valli bergamasche) è famoso per saper anticipare la comparsa delle tempeste. Quindi viene considerato un dettaglio fondamentale nell’opera poiché preannuncia quella che sarà la morte di Gesù; infatti il bambino ne è colpito e si appoggia alla mamma con un movimento di torsione. Lotto doveva avere una certa familiarità con questo animale, in quanto diffuso nelle zone di Bergamo. A testimonianza di ciò, si ricordano due opere coeve di artisti bergamaschi nelle quali esso compare: La Madonna dello scoiattolo (1512) di Gian Giacomo Gavazzi da Poscante e il Ritratto di famiglia Albani (1519) di Giovanni Cariani.
X
RUOTA DENTATA E SPEZZATA
L’attributo iconografico che sempre accompagna Santa Caterina è la ruota dentata, cioè lo strumento utilizzato per il suo martirio. Spezzata poiché, secondo la tradizione, gli angeli sono intervenuti per salvarla da questa morte ingiusta slegandola e rompendo la ruota. La santa venne successivamente imprigionata e decapitata.
X
CAPIGLIATURA e CORONCINA
L’acconciatura della santa presenta una serie di attributi iconografici – cioè di elementi simbolici – che raccontano la sua vita di testimone della fede cristiana. La coroncina con delicati fiorellini celesti di Pervinca simbolo di amore e fedeltà (essendo Sponsa Christi), mentre le lunghe foglie di alloro alludono alla corona del martirio. Il prezioso gioiello: un rubino rettangolare incastonato in una montatura dorata e con una perla pendente sulla sua tempia era simbolo del matrimonio.
X
VITA
Santa Caterina è sempre rappresentata come una ricca fanciulla così da esprimere la nobiltà della giovane donna martirizzata ad Alessandria d’Egitto nel 305. Al governatore che la chiedeva in sposa e le intimava di sacrificare alle divinità pagane, la cristiana Caterina oppose il proprio rifiuto, da qui la sua condanna a morte.
X
MANI
Le mani di Maria sostengono e cingono il Bambino Gesù che, con un movimento repentino e di torsione, cerca di sfuggire allo scoiattolo. La presa della madre è ferma ma molto dolce nel trattenere il piccolo e, al contempo, compie un gesto salvifico. Sia lei che Santa Caterina uniscono il dito medio all’anulare, tale gesto allude alla vittoria di Cristo sulla morte, secondo l’antica tradizione bizantina.
X
ABITO
centrale nella scena è l’ampia manica rosso vermiglio dell’abito di Maria. Si tratta certamente di una veste molto elegante e di moda nella prima metà del Cinquecento. Ciò permette all’artista da un lato di dare sfoggio di virtuosistica resa delle gonfie pieghe, dall’altro di creare un gorgo di luci e ombre colorate al fine di suggerire un movimento aggettante e dinamico nell’opera.
X
VOLTO
Il volto di Maria è bello, nobile e si nota l’intensità psicologica che Lotto ricerca nella costruzione della figura umana, in questo modo imprime un effetto ritrattistico e veritiero anche ai personaggi sacri. I tratti somatici della nostra Madonna la accomunano ad altre dipinte a Bergamo (quindi si presume il desiderio dell’artista di voler fare riferimento ad una donna precisa a lui vicina). Si notano i lineamenti delicati ma non idealizzati, come pure un tratto distintivo risulta essere l’acconciatura arricchita da boccoli castani a fianco delle gote
X
PERSONAGGIO PRINCIPALE
Maria è figura centrale della composizione insieme a Gesù Bambino. Ella sostiene e abbraccia il Figlio con grande dolcezza, quasi a volerlo consolare per la sua improvvisa irrequietezza. La drammatica messa in scena creata da Lorenzo Lotto determina l’intensità espressiva dei quattro personaggi del quadro. La stessa Madonna guarda interrogativa lo spettatore, quasi a volerlo rendere partecipe della sua preoccupazione.
X
VITA
San Giovanni Battista è il precursore di Gesù, in quanto gli rese testimonianza sollecitando gli uomini alla conversione in vista della salvezza portata da Cristo. Nato inaspettatamente dagli anziani Elisabetta e Zaccaria, battezzò Gesù nel fiume Giordano. Nel momento del battesimo, vide scendere lo Spirito Santo su di Lui come una colomba. segno del riconoscimento di Cristo come Figlio di Dio.
X
CROCE E CARTIGLIO
La semplice croce, realizzata solo con due piccoli legni uniti da una corda è ,come il corpo emaciato, della vita eremitica nel deserto da lui condotta. Il cartiglio attorcigliato alla croce riporta la scritta in latino “Ecco l’Agnello di Dio”: parole pronunciate dal Battista durante il Battesimo di Gesù.
X
DITO
Il dito indice della mano del Battista è teso ad indicare ciò che sta succedendo alla sua sinistra: il bambino, impaurito dallo scoiattolo, cerca rifugio nell’abbraccio della mamma volendosi allontanare dall’animale. Il Santo con il suo gesto indica nella morte di Gesù la via della salvezza per l’uomo.
X
PERSONAGGIO PRINCIPALE
Il Bambino è molto espressivo e con il corpicino avvitato e posto in diagonale, si appoggia alla mamma per ritrarsi dallo scoiattolo. I tratti somatici del viso richiamano l’iconografia nordica e düreriana soprattutto per la forzatura espressiva dei tratti quasi innaturali: si notano le guance paffute e l’ovale del viso schiacciato e sovrastato da una fronte piuttosto alta.
X
SIGNIFICATO ICONOGRAFICO
La piccola bara è realizzata in legno chiaro (mostrando una differenza di materiale con le assi nella parte inferiore del dipinto) ed è anch’essa un simbolo di morte incombente. La posizione diagonale, con lo spigolo tangente al primo piano, acuisce l’effetto di tensione drammaticamente instabile della composizione
X
CUSCINO
Il Bambino siede su di un soffice cuscino bianco, che nonostante l’effetto morbido ne delinea il futuro di morte, poiché è un chiaro rimando al sudario. Oltre ad essere un richiamo alla morte è, però, anche espressione alla sua salvifica vittoria su di essa.
X